Egregi Signori
tornando la bella stagione chissà come mai non solo fioriscono i prati e si
svegliano da letargo i rettili, ma sembra che anche gli incivili ed i patentati
senza alcun diritto a possedere tale documento si stiano risvegliando.
Ormai periodicamente vi trasmetto queste e-mail e, anche se devo dire che
la situazione è migliorata, mi vedo costretto a segnalarvi situazioni che già
conoscete.
Vado giornalmente in bicicletta su via Capoprati per recarmi al lavoro.
Ieri tre auto e due scooter andavano tranquilli (si fa per dire) su via
Capoprati che, come voi sapete non è aperta al traffico. All’uscita del varco
vinco a Ponte Milvio uno scooter si è fermato proprio sulla pista ciclabile, ho
suonato il campanello della bici e il conducente, stupito, mi ha chiesto “che
c..zo vuoi?” ovviamente gli ho cordialmente ricordato che sicuramente si trovava
in un luogo non autorizzato e che si sarebbe dovuto repentinamente
spostare.
Questa sera altre due scooter ed una Fiat 500 hanno pensato bene di fare
anche passaggi veloci a zig zag sulla pista, probabilmente per evitare zone con
fondo sconnesso, o per scaldare le gomme, chissà.
Bene: la prima cosa che vi chiedo è perché è stato prima chiuso l’accesso
lato ponte Milvio e poi riaperto, come da foto allegata?
seconda cosa: perché dopo anni non riuscite a risolvere in modo definitivo
questo problema delle auto su Capoprati?
Terza cosa: perché quelli che fanno attività al centro Remiero
dell’università hanno diritto di arrivare in auto e sostare sul belvedere che
ormai è diventato un parcheggio? Perché non iniziano la loro attività sportiva
con una bella camminata parcheggiando a poche centinaia di metri?
Per cortesia risolvete questo problema.
Grazie
Piero C.
Ringraziamo Piero per la testimonianza di come sia sempre più difficile pedalare a Roma dove anche sulle piste ciclabili non si è sicuri, grazie all'inciviltà di alcuni romani, ma anche perché non c'è alcun controllo!
BiciRoma ha chiesto anche al nuovo comandante generale dela PLRC il gruppo ciclistico, ma la risposta è stata che ora sta riorganizzando il Corpo.......e quale migliore occasione per adeguarci allo standard delle città civili?
Sembra invece che si continui a perseverare nelle scelte che stanno distruggendo la nostra città rendendola sempre più come quelle dei paesi africani o di quelli latini americani anzi peggio perche si sta importando il mix dele peggiori cose di entrambi i continenti: dalle favalas del sudamerica( basta andare lungo il Tevere) alla gente che vive in strada come in molte città dell'Africa.....purtroppo sono dati di fatto!
Piero C.
Ringraziamo Piero per la testimonianza di come sia sempre più difficile pedalare a Roma dove anche sulle piste ciclabili non si è sicuri, grazie all'inciviltà di alcuni romani, ma anche perché non c'è alcun controllo!
BiciRoma ha chiesto anche al nuovo comandante generale dela PLRC il gruppo ciclistico, ma la risposta è stata che ora sta riorganizzando il Corpo.......e quale migliore occasione per adeguarci allo standard delle città civili?
Sembra invece che si continui a perseverare nelle scelte che stanno distruggendo la nostra città rendendola sempre più come quelle dei paesi africani o di quelli latini americani anzi peggio perche si sta importando il mix dele peggiori cose di entrambi i continenti: dalle favalas del sudamerica( basta andare lungo il Tevere) alla gente che vive in strada come in molte città dell'Africa.....purtroppo sono dati di fatto!