Le ultime dichiarazioni del Presidente di Confindustria, e di tante altre cose, Montezemolo avvertivano la classe politica sull'autonoma futura soluzione dei cittadini italiani ai problemi derivanti dalla lentezza delle riforme e delle decisioni della classe politica.
Ebbene i ciclisti romani l'hanno subito preso in parola e gli hanno dimostrato con i fatti la loro condivisione, realizzando dal nulla la prima pista ciclabile clandestina e non autorizzata - tra P.zza Lodi e Largo Brindisi lungo tutta Via La Spezia -, forse lo hanno anche anticipato, poichè è da almeno inizio anno che c'è questa provocazione.
L'assessorato all'Ambiente, avvertito da tempo sulla questione, che tanto si prodiga per la nostra sicurezza mettendo i segnali di stop sui percorsi ciclabili ai ciclisti e non ai veicoli motorizzati, qui sembra non curarsi del fatto che qualcuno potrebbe essere tratto in inganno e percorrere il tracciato pensando di essere al sicuro, quando invece non lo è.
Abbiamo appurato come gli automobilisti non si rendano conto della lodevole iniziativa di qualche buontempone, attraversando la finta ciclabile senza accorgersene.
Ci auguriamo che si ripristini il corretto stato della carreggiata e che questa sia e rimanga un'ulteriore testimonianza della volontà dei romani di avere nuovi percorsi ciclabili.