Buongiorno,
3. dalla Tuscolana esiste la possibilità
di collegamento con la ciclabile limitrofa al Parco degli Acquedotti e quella
della P. Togliatti (purtoppo limiatta a poche centinaia di metri e lontana dalla
fermata della metro Subaugusta);
4. esistono altre strade secondarie - non piccole, sempre in sostanziale territorio pianeggiante - che potrebbero "ospitare" senza troppi problemi piste ciclabili di collegamento. Penso a: Via dei Salesiani, Via Quintilio Varo, Viale Anicio Gallo, Viale Tito Labieno, Viale Giulio Agricola, Viale dei Consoli, Via di Porta Furba, Via dell'Arco di Travertino, Via delle Cave, Via Taranto, Via La Spezia, Via Casilina (tratto da Porta Maggiore a Ponte Casilino), ecc.
di seguito qualche riflessione (e
proposta) sulla
mobilità alternativa a Roma.
- il primo punto sul quale
mi sento di dovermi soffermare è la constatazione della "bassa" predisposizione
del territorio di Roma all'utilizzo della bicicletta.
Certamente esistono
quartieri, come Monte Mario e Monte Sacro (ad esclusione di Via Nomentana),
caratterizzati da impegnativi sali e scendi, nonché dallo scarso spazio a
disposizione per eventuali (piccoli) interventi nella riprogettazione della
sezione stradale da destinare a piste ciclabili.
Allo stesso tempo credo
che sia del tutto insensato ritenere impossibile l'utilizzo della bicicletta su
tutto il territorio del comune. Nella zona di Roma in cui vivo e lavoro (Appio-Tuscolano)
ritengo che esistano grandissime potenzialità: i tratti di Via Appia - tra Tor Fiscale e
San Giovanni - e di Via Tuscolana - tra Anagnina (metro) e
Porta Furba - costituisco due limpidi esempi:
1. La sezione stradale varia
(in molti tratti) tra i 30 mt e i 40 mt;
2. Il territorio è quasi del
tutto pianeggiante;
4. esistono altre strade secondarie - non piccole, sempre in sostanziale territorio pianeggiante - che potrebbero "ospitare" senza troppi problemi piste ciclabili di collegamento. Penso a: Via dei Salesiani, Via Quintilio Varo, Viale Anicio Gallo, Viale Tito Labieno, Viale Giulio Agricola, Viale dei Consoli, Via di Porta Furba, Via dell'Arco di Travertino, Via delle Cave, Via Taranto, Via La Spezia, Via Casilina (tratto da Porta Maggiore a Ponte Casilino), ecc.
- sono sempre di più i
romani che, lodevolmente ma molto pericolosamente, si avventurano
quotidianamente in bicicletta sul tratto urbano di via Tuscolana (quella che
percorro più abitualmente). Sono sicuro che tantissimi
cittadini farebbero molto volentieri a meno di scooter o macchina per percorrere
i 2, 3, anche 4 km che li separano dal posto di lavoro.
- molto spesso si ritiene che le piste
ciclabili "rubino" spazio ai parcheggi: niente di più falso.
La presenza di un sistema razionale di piste ciclabili (anche se limitato ad uno o pochi Municipi) renderebbe il possesso dell'automobile meno necessario, con la conseguenza che il numero assoluto di automobili tenderebbe a diminuire, anche nel breve-medio periodo.
- servirebbe una lotta serrata alla sosta selvaggia su: strisce pedonali, passaggi per disabili, di fronte ai cassonetti della spazzatura, spazi riservati alle fermate dei bus o per il carico-scarico, doppia e terza fila... non sono più tollerabili!
Anche qui si ritiene spesso - sbagliando - che il problema sia interamente dovuto ad una "fantomatica" insufficienza di uomini da assegnare al controllo (i Vigili Urbani: sigh....). Secondo me basterebbe iniziare a fare le multe quando vanno fatte: in caso opposto, come regolarmente avviene, oltre a creare disagi immediati (vedi imbottigliamento continuo), NON si agisce sul fattore "disincentivo" all'utilizzo dell'automobile. Se so (cittadino egoista e incivile) di poter lasciare l'automobile in sosta ovunque, non sarò mai disposto a rinunciare al suo utilizzo... anche per distanze molto brevi (quanto è comodo chiacchierare o chattare al telefonino immerso nel traffico...!!!!).
Impossibile????? la risposta è ovviamente NO! Pensate al divieto di fumo nei locali pubblici. La legge era già in vigore prima del 2005: nonostante questo, solo da quel momento, con un semplice aggiornamento normativo, campagne informative ad ampio raggio, sensibilità e controllo sociale, sertietà delle sanzioni previste, si è riusciti a raggiungere in brevissimo tempo l'obiettivo.
- (domanda per il VII Municipio) Perchè il servizio CarSharing non viene esteso al X Municipio? Eppure esiste una delibera comunale che IMPONE ad ogni municipio l'adozione del servizio (http://www.agenzia.roma.it/documenti/contratti/73.pdf).
Io sono abbonato da 8 anni, ma sto seriamente pensando di rinunciare: non mi sembra più una spesa (in parte fissa) giustificata, visto che da quando vivo in questa zona lo utilizzo sempre meno (il primo parcheggio a disposizione in direzione centro si trova a Porta Maggiore!)
- Altre zone/strade di Roma potenzialmente ciclabili?
La zona tra Stazione Termini e Città Universitaria, Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Morgagni, Via Nomentana (http://ciclabilenomentana.wordpress.com/), Via Tiburtina, Via Cristoforo Colombo, Via Ostiense, Viale Aventino, Viale Giulio Cesare, Viale delle Milizie, ecc.
Infine, alcune considerazioni di sintesi:
UTENZA POTENZIALE di un adeguato sistema di piste ciclabili nella zona dell'Appio-Tuscolano: Almeno 100.000 persone.
La presenza di un sistema razionale di piste ciclabili (anche se limitato ad uno o pochi Municipi) renderebbe il possesso dell'automobile meno necessario, con la conseguenza che il numero assoluto di automobili tenderebbe a diminuire, anche nel breve-medio periodo.
- ritengo che quello del
traffico sia un problema (e per tale dovrebbe essere affrontato) di tipo locale:
ad esempio, credo che la stragrande maggioranza del traffico della zona
Appia-Tuscolano sia dovuta a spostamenti degli abitanti del quartiere o al
massimo di quelli limitrofi. Provate a chiedere a qualche vostro conoscente che
vive a Corso Francia, Balduina, Talenti, ecc. quanto frequenta questi quartieri:
secondo me parliamo di percentuali del tutto irrilevanti! LA MOBILITA' PUO' ESSERE MIGLIORATA
MUNICICPIO PER MUNICIPIO.
- l'utilizzo dell'automobile
non va certo proibito, ma fortemente scoraggiato! una diminuzione del
20-30%, ad esempio, sarebbe già un grandissimo passo in avanti: si pensi che gli
effetti negativi delle emissioni inquinanti nell'aria (oltre che
dell'inquinamento "acustico" e "visivo") aumentano esponenzialmente nel caso di
traffico congestionato! E' stato calcolato che nel 80% circa dei casi si
percorrono in automobile circa 3 km per ogni utilizzo! Non mi sembrano distanze
tali da richiedere - in caso di utilizzo della bicicletta - una preparazione
fisica da Olimpiadi.
- servirebbe una lotta serrata alla sosta selvaggia su: strisce pedonali, passaggi per disabili, di fronte ai cassonetti della spazzatura, spazi riservati alle fermate dei bus o per il carico-scarico, doppia e terza fila... non sono più tollerabili!
Anche qui si ritiene spesso - sbagliando - che il problema sia interamente dovuto ad una "fantomatica" insufficienza di uomini da assegnare al controllo (i Vigili Urbani: sigh....). Secondo me basterebbe iniziare a fare le multe quando vanno fatte: in caso opposto, come regolarmente avviene, oltre a creare disagi immediati (vedi imbottigliamento continuo), NON si agisce sul fattore "disincentivo" all'utilizzo dell'automobile. Se so (cittadino egoista e incivile) di poter lasciare l'automobile in sosta ovunque, non sarò mai disposto a rinunciare al suo utilizzo... anche per distanze molto brevi (quanto è comodo chiacchierare o chattare al telefonino immerso nel traffico...!!!!).
Impossibile????? la risposta è ovviamente NO! Pensate al divieto di fumo nei locali pubblici. La legge era già in vigore prima del 2005: nonostante questo, solo da quel momento, con un semplice aggiornamento normativo, campagne informative ad ampio raggio, sensibilità e controllo sociale, sertietà delle sanzioni previste, si è riusciti a raggiungere in brevissimo tempo l'obiettivo.
- (domanda per il VII Municipio) Perchè il servizio CarSharing non viene esteso al X Municipio? Eppure esiste una delibera comunale che IMPONE ad ogni municipio l'adozione del servizio (http://www.agenzia.roma.it/documenti/contratti/73.pdf).
Io sono abbonato da 8 anni, ma sto seriamente pensando di rinunciare: non mi sembra più una spesa (in parte fissa) giustificata, visto che da quando vivo in questa zona lo utilizzo sempre meno (il primo parcheggio a disposizione in direzione centro si trova a Porta Maggiore!)
- Altre zone/strade di Roma potenzialmente ciclabili?
La zona tra Stazione Termini e Città Universitaria, Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Morgagni, Via Nomentana (http://ciclabilenomentana.wordpress.com/), Via Tiburtina, Via Cristoforo Colombo, Via Ostiense, Viale Aventino, Viale Giulio Cesare, Viale delle Milizie, ecc.
Infine, alcune considerazioni di sintesi:
UTENZA POTENZIALE di un adeguato sistema di piste ciclabili nella zona dell'Appio-Tuscolano: Almeno 100.000 persone.
COSTI DI
REALIZZAZIONE? Bassissimi
(soprattutto al netto dei benefici per la salute).
SPAZIO NECESSARIO?
2 miseri mt!!!! Da
sottrarre a costanti parcheggi in doppia fila e marciapiedi tra i 3 e i 5 metri
occupati dalle bancarelle dei venditori ambulanti (perchè non creare degli spazi
ad-hoc anziché permettere la sosta giornaliera
sul marciapiede e immancabile furgone in doppia fila? ah si... I commercianti:
sigh.... )
FRASE: "Ogni volta
che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora
speranza"(H.G. Wells).Buongiorno Michele,
grazie della mail e delle varie osservazioni
L’attuale amministrazione ha annunciato una bike lane su Via Tuscolana nel
tratto da lei indicato sino a Palmiro Togliatti ( congiungimento inizialmente
non previsto e suggerito da BiciRoma ad un tecnico del comune presente in
Commissione).
Per il resto tutto condivisibile ma se non si investe in infrastrutture e
servizi di linee sulle mappe ne potremo tracciare all’infinito.
Abbiamo un Piano Quadro delal Ciclabilità nei cassetti del Comune dal 2012 che prevede oltre 1.000 km di corsie ciclabili approvato dall’Assemblea Comunale all’Unanimità, ma senza finanziamento sta chiuso nei cassetti.
Abbiamo un Piano Quadro delal Ciclabilità nei cassetti del Comune dal 2012 che prevede oltre 1.000 km di corsie ciclabili approvato dall’Assemblea Comunale all’Unanimità, ma senza finanziamento sta chiuso nei cassetti.
Ora questa giunta dopo sei mesi non ha fatto nulla di concreto ma
presentato solo prossime attuazione che ci auguriamo si realizzino primi che
finisca l’attuale consiliatura (naturale scadenza 2021 ma l’esperienza Marino
.... ).
nulla per ora sul rilancio del bike sharing e sulla continuazione della
ciclabile lungo il Tevere dal GRA sino al mare così come la ciclabile sulla
banchina è spezzata in due da circa sei mesi.
Per ora, nei confronti dei nostri amministratori domina la delusione, ma ci
auguriamo si diano da fare al più presto e ci consegnino a breve una città dove
sarà più facile andare in bici
A presto