Gentile redattore,
COMUNICATO
STAMPA
MOBILITA’ – BONAFACCIA (BICIROMA) - SANTORI (FDI-AN): REGIONE
DEFINANZIA PISTA CICLABILE ROMA FIUMICINO
Il Campidoglio non è stato capace
di portare a termine l’opera del percorso ciclopedonale sugli argini del fiume
Tevere riva destra tra il Grande Raccordo Anulare e Fiumicino
Fausto Bonafaccia, presidente di
BiciRoma dichiara “Gli argini del Tevere sono colmi di degrado, di sporcizia e
di incuria. Sono anni che BiciRoma chiede di realizzare quell’intervento senza
avere risposte da parte dell’amministrazione comunale. Se c’erano i soldi e il
progetto esecutivo, cosa è mancato? I ciclisti della capitale sono una risorsa
che nessuna amministrazione è stata in grado di cogliere appieno. In un contesto
in cui il trasposto pubblico è colmo di disservizi, la ciclabilità è l’unica
mobilità sostenibile nel breve termine. Siamo molto delusi ma continueremo a
lottare senza tregua, perché la ciclabilità deve essere il faro delle future
amministrazioni comunali. Questa sarebbe stata l’occasione per rilanciare opere
che ora rischiano di essere dimenticate per anni. Ora chiedo che la Regione
conceda un’altra chance alla prossima amministrazione comunale, perché è bene
battere il ferro ora che è ancora caldo e rilanciare un’opera fondamentale per
la mobilità sostenibile, per il turismo e per lo sport in generale.”
“A
causa dell’incapacità e dell’inerzia del Campidoglio, la Regione Lazio ha
definanziato l’intervento per la pista ciclabile percorso ciclopedonale sugli
argini del fiume Tevere riva destra tra il Grande Raccordo Anulare e Fiumicino.
Una sconfitta per Roma che non deve passare inosservata in un momento in cui i
ciclisti non hanno aree e spazi adeguati per circolare. La vicenda è paradossale
e denota tutta l’incapacità degli amministratori capitolini, che si è lasciata
sfuggire una grande occasione per realizzare un progetto di mobilità
alternativa. Infatti, per realizzare la pista, tra il 2007 ed il 2008 vennero
impegnati oltre 1 milione 700 mila euro, ma quasi mezzo milione andò in
perenzione prima nel 2009, poi nel 2012, e non venne mai recuperato a causa
della mancanza della consegna della documentazione richiesta comprovante
l’effettiva realizzazione dell’intervento. In seguito venne data una nuova
opportunità al Comune, con lo stanziamento di 600 mila euro tra il 2013 ed il
2014, ma la metà tornò presto al mittente perché il Campidoglio non presentò la
rendicontazione, un altro pastrocchio della giunta dell’ex sindaco Marino.
Infine, non avendo il comune mai avviato i lavori, la regione ha definanziato
l’intervento”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale
del Lazio di Fratelli d’Italia - Alleanza nazionale.
Roma 20 aprile
2016