COMUNICATO STAMPA
In attesa del bilancio e dei famosi 22 milioni di Euro annunciati in pompa magna dal Sindaco Marino sulla ciclabilità , la situazione agli occhi dei cittadini romani appare sempre più disastrosa.
Dopo l’annuncio della nascita di un “nuovo ufficio bici”, in realtà esistente già nella precedente amministrazione, sono riprese due riunioni all’interno dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità con uno pseudo responsabile o coordinatore, in quanto formalmente non è ancora costituito l’annunciato “Ufficio Bici” e tanto meno è stato formalmente nominato un responsabile, inoltre chi vi orbita intorno ha molteplici competenze.
A tutto questo si aggiunge il completo stallo sull’attuazione del Piano Quadro della Ciclabilità di Roma di fatto finito nei cassetti dell’Agenzia Roma per la Mobilità , lo stesso piano atteso da decenni da cittadini e associazioni di settore che pure hanno collaborato alla sua stesura resta non finanziato dal Comune di Roma che aspetta soldi dall’U.E. e da altre Istituzioni che chissà se e in che quantità arriveranno mai.
Intanto non è stato ancora in grado di utilizzare quelli stanziati dalla Regione Lazio per la Roma Fiumicino.
Siamo in attesa di capire se si stia facendo sul serio o si continuano a prendere in giro i cittadini, non è ancora chiaro chi si occupa a tempo pieno di ciclabilità, chi coordina pianificazione, attuazione , progettazione e manutenzione delle ciclabili.
Perché si continuano a produrre inutili documenti quando ci sono progetti definitivi ed esecutivi approvati da anni, vedi Roma-Fiumicino, Via Nomentana, Gabi – Porta Maggiore?
Che fine ha fatto il Bando sul Bike –sharing e le nuove biciclette annunciate dal Sindaco per la primavera del 2014 e a mai arrivate?
La Cabina di Regia unica sulla ciclabilità già deliberata e approvata nel 2011, quando verrà resa operativa per promuovere intermodalità, sicurezza stradale e sociale per i ciclisti, o per affrontare nei dovuti tempi una migliore pianificazione urbanistica?
Sono passati due anni e siamo ancora al punto di partenza ora dall’Assessorato alla mobilità veniamo dirottati all’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità dove si sono mandate a casa incomprensibilmente due risorse che avevano sempre lavorato sulla ciclabilità da più di 7 anni.
Le altre associazioni ciclistiche dovrebbero far sentire la loro voce come facevano in passato ma invece sembrano accondiscendere a questa situazione di annunci che restano tali, il Piano Quadro della Ciclabilità prevede(va) 1.000 km di percorsi ciclabili entro il 2020, meno di 5 anni ma se si va avanti così facciamo prima a vedere i marziani quelli veri però non i travestiti…..
Grazie.
Cordiali saluti.