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Grazie alla redazione di Biciroma e, in modo particolare, a Fausto. Colpita personalmente da questo tragico evento, ciclista anch'io a Roma, condivido in tutto il contenuto di questa notizia. Che dire?A parte l'evento tragico che ha coinvolto tutta la mia famiglia, comincio ad avere seri dubbi sul muoversi in bici per Roma, cosa che fino ad oggi ho sempre fatto. Persino a piedi, nelle vie del centro, si rischia grosso. Colpa soprattutto di moto e motorini, che hanno sempre fretta e corrono oltre i limiti di velocità consentiti. Mai un vigile, mai un controllo. Ora sono qua a piangere la morte del mio cognato, che felice stava andando in bici sul Lungotevere dell'Acqua Acetosa, per vedere il suo nipotino giocare a rugby. Non l'ha visto e non lo vedrà più. Francesca Castellett
Pubblicato il 19/12/2014 23:56
Condoglianze sentite alla famiglia. Quest'omicidio colpisce tutti e nessuno ne parla. E' mostruoso. Esprimo il mio sentito dolore innanzitutto alle persone che volevano bene a Guido Corazziari.
Pubblicato il 06/01/2015 11:23
Condoglianze vivissime da parte mia. Ma non solo sono i motorini, è che la gente all'interno delle auto fa di tutto meno che stare attenta alla strada, colpa dell'uso deficiente dei cellulari, c'è chi telefona invia messaggi naviga sta su facebook, tutto con la testa letteralmente tra le gambe. Io sono oltre che incorreggibile ciclista sono un ex scooterista che ha smesso di usare la moto per evitare di morire, in quanto mi sono reso conto che dall'interno delle auto, ora anche i diffusissimi quanto inutili suv, non ti vedono proprio!! Non ci sono leggi e controlli seri,ma la serietà non è di questa nazione.
Pubblicato il 15/01/2015 13:41