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BICIPOLITICI INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL VI MUNICIPIO

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Giammarco Palmieri, Presidente del VI Municipio, cosa ci sa dire riguardo i progressi fatti dal suo Municipio nel campo della mobilità ciclistica e sostenibile?

In realtà rispetto all'altra volta non ho particolari novità. Continuiamo, laddove possibile a realizzare tratti di ciclabile dove abbiamo l'opportunità, quando si rifà un marciapiede o c'è qualche intervento.

È stato eseguito qualche intervento recentemente?

Be', c'è il tratto di ciclabile abbastanza importante, a mio parere, che è stato realizzato con le opere di compensazione TAV. Riguarda tutta Via Spencer, poi c'è un buco, purtroppo, sotto via Filippo Fiorentini, e dovrebbe ricongiungersi con un altro tratto, già realizzato, sempre sulla ferrovia dopo la stazione Serenissima, dal lato di Via Montona e Via Dignano D'Istria, che scende e si ricollega con un tratto che avevamo realizzato noi su Via Dignano D'Istria e poi va su Via Venezia Giulia, dove c'è il tratto che va fino al mercato e dentro al parco di Villa Gordiani.

Quando si prevede di finirla?

Sta nell'appalto che avrebbe TAV per la ferrovia, ma c'è ancora il cementificio che ha lavorato per TAV che deve andar via e poi potrà essere realizzata. Nel frattempo stiamo partecipando con un nostro consulente, Pallottini (il nostro esperto, a titolo gratuito, nel gruppo di progettazione dell’ufficio della ciclabilità del Comune), per la pista ciclabile che dovrebbe partire dal centro per collegare Roma a Gabii. L'idea è quella di passare per Porta Maggiore, poi scendere per Via L'Aquila, passare per la Prenestina, ricongiungersi con quella che sta sopra la ferrovia, che è già una pista ciclabile con sede propria, e poi proseguire verso fuori Roma con diverse ramificazioni.
L'obiettivo sarebbe arrivare alla fine di questa consigliatura con il progetto. Mi pare un passo avanti anche rispetto al piano della mobilità, sia comunale che nostro, che forse quando è stato approvato 7 o 8 anni fa poteva avere un significato maggiore, visto che si introduceva per la prima volta un tipo di idea che oggi mi sembra un po' superato: molte di quelle "piste ciclabili" passavano sui marciapiedi e, se l'obiettivo è quello di incrementare fortemente il numero di biciclette che vengono utilizzate come mezzo di trasporto, probabilmente il fatto che siano su un marciapiede diventa un problema.

Io credo che, se la città si vuole dare un progetto di mobilità ciclabile vero, deve uscire dall'equivoco della pista consigliata o del percorso ciclopedonale. Noi abbiamo un lungo tratto su Via Prenestina di percorso consigliato, che di fatto sono due righe messe sul marciapiede dove dovrebbero passare anche a piedi le persone. Diciamo che potrebbe anche andar bene nell'ottica della persona che deve portare al parco i bambini, ma per la mobilità su larga scala della bicicletta non è particolarmente adatto.
Roma ha le potenzialità per sviluppare una mobilità su bicicletta abbastanza forte. Io vedo che qui nel quartiere, inizia ad essere diffusa la bicicletta come mezzo di trasporto, magari anche per gli spostamenti interquartiere, in particolare in zone come il pigneto. Poi alla Snia c'è la ciclofficina. Noi adesso stiamo studiando la possibilità di strutturare una ciclofficina anche qui dentro, abbiamo già individuato il posto. A questo vogliamo poi collegare anche la gestione del bike sharing.

Abbiamo visto le bici per il Bike Sharing qui sotto, tutte coperte. Sono state messe in funzione?

Si, sono utilizzate. Oggi sono coperte per evitare che si rovinino con la pioggia. Sono a pedalata assistita, come quelle del XVII. Le abbiamo fatte con un bando provinciale, che abbiamo vinto noi, il XVII e l'XI. È stato un segnale importante, a mio parere, che la Provincia in quella fase ha voluto dare, però l'impressione è che, se non c'è il sistema, rischia di rimanere un'uso sporadico.
Io quando faccio qualche sopralluogo a volte la prendo. Ora abbiamo esteso la possibilità di usarla anche ai vigili urbani.

Ma voi non usate la formula a pagamento?

Si, noi abbiamo ricalcato il primo regolamento dal XVII col pagamento giornaliero e il settimanale. Siamo partiti con una sperimentazione in cui c'era l'obbligo, nel settimanale, di riportare la bicicletta la sera tutti i giorni. Non andava bene e nel nuovo regolamento che abbiamo fatto qualche settimana fa invece c'è la possibilità di tenerla per tutto il tempo dell'abbonamento. Il rischio che vedo è che, non essendoci un unico sistema comunale, si prende la bicicletta per andare in un luogo e poi non si trova lo stallo adatto o la colonnina per la ricarica, dato che si dovrebbe andare al XVII o all'XI municipio…

Ma infatti nel famoso piano della bike sharing comunale questo municipio non era inserito? Non c'era qualche stazione?

No, non c'era.

Adesso il problema è che le bici che avete voi hanno un sistema di funzionamento, quando si farà il nuovo Bike Sharing comunale ne avrà un altro probabilmente.

Io non so se c'è la possibilità di renderli compatibili.

È un peccato, anche perché così ci sarebbe più alternativa, per poter posare la bici dove si arriva.

Si, credo che sia soprattutto quello il problema. Per com'è organizzata adesso la cosa è molto limitata. Ripeto, è stato un segnale importante quello lanciato dalla Provincia, perché in questa città mi pare si fosse preso un po' sotto gamba il tema, ma è chiaro che per incentivare l'utilizzo della bicicletta si dovrebbe avere un sistema più ramificato, con piste ciclabili che consentano di farsi Via Prenestina senza correre il rischio di essere investiti. Però noi contiamo, anche attraverso la ciclofficina, di poter promuovere sempre di più questo servizio.

Quali sono le criticità della mobilità nel municipio?

Questo è un municipio molto critico, perché è piccolo ed incassato tra il centro e la periferia.
C'è un fortissimo traffico di attraversamento sulle due direttrici della Prenestina e della Casilina. Sia dai quartieri periferici della città, sia da fuori Roma.

Poi c'è comunque l'incidenza del traffico interno, perché noi siamo il municipio più densamente popolato di Roma e, visto che chi si muove usa principalmente la macchina (le statistiche parlano di 950 macchine ogni 1000 abitanti), si appesantisce ulteriormente il traffico.
Speriamo che con la metro C ci sia un beneficio da questo punto di vista. Ci dicono che questa tratta dovrebbe andare in funzione dal 2014. Mi auguro che almeno questi tempi vengano rispettati, dato che c'è già un ritardo di almeno 2 anni rispetto a quelli previsti originariamente.

Che tratta sarà?

Dovrebbe prendere tre zone con tre fermate: Teano Partenope, piazza Roberto Malatesta e Via del Pigneto all'angolo con Circonvallazione Casilina. Non so com'è la situazione della prima tratta, che mi preoccupava molto, quella che arrivava a Centocelle/Palmiro Togliatti, perché pare che tra le intenzioni delle amministrazioni ci fosse quella di farla partire appena potesse andare in funzione. Io ho fatto una riunione con i presidenti del VII e dell'VIII municipio e con Atac (abbiamo chiesto anche un incontro ad Aurigemma ma poi non c'è stato), in cui noi facevamo notare che, partita la metropolitana la gente arriverà a centocelle, arriverà all'angolo tra la Palmiro Togliatti e Casilina, poi una volta scesi lì dove potranno andare? Atac ha già comunicato che non saranno in grado di incrementare il numero delle corse degli autobus, quindi l'alternativa sono o gli autobus che già sono presenti su Via casilina, che già non sopportano bene il carico attuale, oppure il trenino della Casilina che è già all'esplosione. Ripeto, con Aurigemma non c'è stato modo di incontrarsi e questo mi preoccupa.

Quali sono invece i punti di forza della mobilità del municipio?

Punti di forza purtroppo non ne vedo… Diciamo che finalmente siamo riusciti a sbloccare una tratta importante per la mobilità del quadrante, ma parliamo sempre di quella privata, automobilistica, che è lo sfondamento di Viale della Primavera su Via Casilina.
L'altra potenzialità è rappresentata dalla metropolitana. Anche lì ci sono stati diversi problemi in questi anni, perché ad esempio era previsto un parcheggio di transito alla fermata Teano da 600 posti, che è saltato per mancanza di fondi. Il rischio è che si generi ancora più traffico, perché la fermata diventa un bacino d'attrazione.

Nel bilancio del municipio sono previsti fondi in favore della ciclabilità?

No. Abbiamo previsto infrastrutture per la ciclabilità nel nostro piano regolatore (figlio, come dicevo prima, di una fase politica e amministrativa probabilmente superata). Quando si interviene su un marciapiede, ad esempio, si fa effettivamente la ciclabile sul marciapiede. Ma fondi specifici per la ciclabilità non ne abbiamo.

Ma ci ha detto che sui marciapiedi non ne volevate più fare?

Noi al momento abbiamo quel piano lì, che prevede quasi tutto su marciapiede. In alcune circostanze abbiamo avuto anche pareri negativi da parte della polizia municipale, sia sul marciapiede che su strada, quindi abbiamo dovuto, pur avendo fondi per rifare la strada o il marciapiede, rinunciare alla ciclabile.

Ma ci sono leggi che prevedono che debba essere inserita la pista ciclabile. In più c'è il piano programmatico che quasi lo obbliga, essendo stato approvato il piano quadro della ciclabilità. Loro come giustificano questo diniego?

In molte circostanze le strade sono fatte in modo che non c'è proprio lo spazio fisico. Poi sulla grande viabilità è il dipartimento a dover dare pareri. Non mi pare che nella macchina amministrativa romana si sia affermato questo concetto.

Pensa che ci sarà un incremento dell'uso della bicicletta nel futuro del municipio?

Io penso di si. Già lo vedo adesso e penso che, con infrastrutture messe a disposizione dei cittadini (per ora praticamente nulle), ci sarà un incremento significativo. Però per fare infrastrutture servono investimenti. Non si fa una cosa del genere a costo zero perché una strada va riprogettata completamente da capo per poterci mettere una pista ciclabile con sede propria. In termini di carreggiate, di parcheggi, di corsie per gli autobus… va completamente ripensata. Se i soldi a disposizione sono sostanzialmente quelli per la messa in sicurezza, alla fine si riescono solo a tappare le buche! Mi auguro che la prossima amministrazione comunale si caratterizzi per l'investimento sulle infrastrutture. C'è da trasmettere un messaggio completamente diverso da quello trasmesso fin’ora.

Non so quale sia il bilancio del Municipio, ma qualche fondo per fare altre opere oltre quelle programmate in questi anni, non siete riusciti a trovarlo?

No, noi siamo stati con i fondi della manutenzione stradale ridotti all'osso. Non è arrivato nulla dal Comune in questi anni e quindi è stato già difficile mantenere in sicurezza le strade, ed è tuttora difficile. Addirittura ripensarle è un'impresa titanica, anzi non percorribile. Se non c'è un commitment da parte dell'amministrazione comunale, queste cose non si possono fare a livello locale. Qui serve un piano complessivo serio e finanziato.

Certo, noi stiamo premendo sul comune perché venga attuato il piano quadro della ciclabilità.

Si, e servono i soldi per farlo, altrimenti restano bei progetti. Io credo che i cittadini, se vedono dei segnali, siano pronti a raccoglierli.

Già oggi, per un motivo o per un altro la bici diventa un po' più predominante.

Sicuramente è più appetibile, sia perché in questa città la velocità media in macchina è di 13/14 km/h, quindi non ci si sposta più velocemente che con la bici, sia perché mantenere un'auto inizia ad avere un costo significativo, sia perché la benzina costa quello che costa, sia perché c'è la crisi… Tutta un serie di fattori che potrebbero rivelarsi elementi positivi per aiutarci a fare un salto di tipo culturale, che probabilmente in condizioni normali saremmo stati più restii a fare.

 

Ma voi come Municipio avete dei mezzi vostri propri o ve li mette a disposizione l'amministrazione comunale?

È tutto dell'autoparco del Comune e vengono messe a disposizione del Municipio. Mi pare siano previste tre auto in totale.

E avete mai pensato a qualcosa di sostenibile?

Quelle che abbiamo adesso sono start and stop. Domani c'è una conferenza dei servizi per l'installazione di colonnine per la ricarica delle macchine elettriche.
Avevano proposto una postazione proprio qui sotto. Solo che secondo me dovrebbe essere anche istituito un servizio di Car Sharing con auto elettriche, invece per il momento non è previsto. Anche perché non so se è stata modificata la delibera, ma questa prevedeva l'avvio del servizio solo nel centro, nei Municipi I, XVII, II e III, mi pare. Noi avevamo anche individuato delle postazioni per il car sharing tradizionale con auto a benzina, ma non è stato possibile, perché il Car Sharing lo gestisce Atac e non può istituire il servizio al di fuori di quanto previsto dalla normativa comunale. Ho fatto anche riunioni con loro su questo, mi hanno detto che dovrebbe cambiare la delibera. Appena cambia loro sono pronti perché noi gli abbiamo individuato una postazione al Pigneto, ma per ora non è stato possibile e credo che non sia stata ancora modificata la delibera.



Pubblicato il 20/02/2013 09:31 da fausto in Archivio News





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